Pelle secca: che fare?

Qual è il miglior approccio in caso di pelle secca

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Ci si riferisce genericamente alla pella secca (xerosi cutanea) per indicare una condizione di disidratazione della pelle che, oltre ad apparire screpolata, è anche poco elastica. Il fatto che la pelle sia secca porta con sè anche problemi di sensibilità dell'epidermide che può presentare eritema, gonfiore e prurito. Questa condizione della pelle si associa spesso a fattori climatici/ambientali come il freddo, i raggi UV, il vento. Anche l’eccessivo riscaldamento e l’aria condizionata possono essere fattori aggravanti. 
Le cause della pelle secca vanno ricercate nello scarso livello di lipidi dell'epidermide. I lipidi sono principalmente composti da sebo che si unisce con l'acqua in modo tale da mantenere coesa l'epidermide e trattenere al suo interno l'acqua. Questo non avviene correttamente quando la pelle è secca e la espone maggiormente agli agenti esterni. La secchezza cutanea può essere temporanea, ma alcune dermatosi di origine infiammatoria come la dermatite atopica o la psoriasi possono caratterizzarsi per una secchezza cutanea cronico-recidivante che spesso si associa ad un’intensa sintomatologia pruriginosa. 
Spesso nei soggetti con xerosi cutanea marcata si riscontra una base genetica di predisposizione che, in presenza di fattori scatenanti, porta a tale manifestazione cutanea. Nella donna, in particolare, giocano un ruolo molto importante gli estrogeni. Questi ormoni, infatti, agiscono sugli strati profondi della pelle, ricchi di capillari, in cui la presenza di elastina e collagene garantiscono il turgore e l’elasticità della pelle ancora giovane. I cambiamenti ormonali causati dalla menopausa con conseguente riduzione della produzione estrogenica, invece, aumentano la secchezza cutanea, ma anche un assottigliamento e un rilassamento dell’epidermide, alla base delle rughe profonde.
Per limitare la secchezza della pelle è necessario aumentare l’apporto di lipidi e i fattori di idratazione, in modo tale che si possa ripristinare l’equilibrio idrolipidico. Anche in questo caso, gioca un ruolo fondamentale l'alimentazione: è importante ricercare alimenti ricchi di acidi grassi ''buoni'' (insaturi), limitare l'alcol e bere acqua in abbondanza.
A livello topico invece è importante utilizzare creme emollienti più volte durante la giornata che ci aiutano a mantenere idratata la cute. Vanno evitati prodotti esfolianti e scrub più di una volta alla settimana, e in generale l’utilizzo di saponi aggressivi. L’uso del filtro solare è fondamentale per ridurre i danni del photoaging oltre che di potenziali tumori della pelle.
La visita specialistica dermatologica in presenza di xerosi cutanea è molto utile soprattutto per determinare eventuali patologie cutanee o internistiche sottostanti e per determinare una corretta terapia e una corretta routine in base al tipo di patologia. Il dermatologo può collaboarre con il medico estetico per individuare dei trattamenti ambulatoriali a base di acido ialuronico a scopo di biorivitalizzazione (con effetto antiossidante e idratante) per nutrire e curare la pelle secca e gli esiti che questa patologia può lasciare nel tempo.

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