Gomito del tennista: sintomi e cura

Riconoscere e curare l'epicondilite (o gomito del tennista)

Gomito-del-tennista-sintomi-e-cura-36.jpg

L’epicondilite, comunemente detta gomito del tennista, è una tendinopatia a carico dei tendini estensori del polso e delle dita. L’infiammazione nasce quando i tendini che si inseriscono sull’epicondilo laterale omerale all’altezza del gomito subiscono una degenerazione che riguarda le fibre elastiche che vengono sostituite con fibre cicatriziali.
Questa degenerazione può essere indotta da microtraumi o da posizioni innaturali e sforzi del braccio ripetuti nel tempo. 
Si stima che in Italia questa patologia colpisca dall’1 al 3% della popolazione tra i 25 e i 60 anni. Si tratta infatti di un disturbo che riguarda coloro che sono costretti, magari a causa di mansioni ripetitive, a mantenere gomito e polso in una posizione innaturale per un tempo prolungato. È una patologia che si ritrova in coloro che lavorano prolungatamente al computer ma anche in altre figure come camerieri o meccanici.
Spesso l’epicondilite non viene presa seriamente ma proprio in questi casi vi è il rischio di una diagnosi tardiva con conseguente cronicizzazione del disturbo. Il gomito del tennista provoca la perdita di elasticità del tendine che, conseguentemente, compromette i movimenti del polso e del gomito. È il dolore il principale campanello di allarme, dato che si irradia nel braccio a ogni movimento, anche durante le azioni più banali della vita quotidiana. 
La diagnosi di epicondilite viene effettuata dal medico specialista di riferimento, l'ortopedico, tramite palpazione dell’epicondilo e test specifici, che, in caso di risultati positivi, possono indicare la presenza della patologia. Una volta stabilita la gravità del problema, si tenta un primo approccio di tipo conservativo che prevede:
- terapia farmacologica: il medico prescrive uno o più cicli di antinfiammatori;
- terapie fisiche: spesso la terapia farmacologica si accompagna a terapie che possano migliorare la microvascolarizzazione locale (laserterapia o onde d’urto);
- sedute di massoterapia e stretching: il terapista tratterà con apposita terapia manuale la zona e insegnerà al paziente piccoli esercizi di stretching da fare a casa magari ripetuti più volte al giorno per permettere ai tendini di recuperare l’elasticità;
- riposo: per permettere che gli altri trattamenti abbiano esito positivo, gomito e polso dovranno evitare quei movimenti che provocano lo sforzo del tendine.

Contattaci per saperne di più