Flebite: cos'è, come riconoscerla e come prevenirla

Conosciamo meglio la flebite e capiamo come prevenirla

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La flebite è un disturbo che si caratterizza da un’infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni il cui esito è spesso un trombo che impedisce la corretta circolazione del sangue. In genere interessa gli arti inferiori, ma può colpire anche altre vene. Si distinguono la flebite superficiale, che colpisce le vene poste vicino alla superficie della pelle (tromboflebite superficiale), e la flebite profonda (trombosi venosa profonda), che si manifesta più in profondità. Tra i campanelli d'allarme che ci possono aiutare a riconoscere la flebite si riscontrano:

  • dolore
  • segni di tumefazione
  • arrossamento e gonfiore
  • sensazione di calore e bruciore

Ma perchè si manifesta la flebite?

Sicuramente ci sono dei fattori di rischio per eccellenza: sedentarietà e immobilità. Tuttavia, possiamo annoverare anche altre cause più o meno note: sovrappeso, gravidanza, utilizzo della pillola contraccettiva o terapia ormonale sostitutiva, problemi di coagulazione, trauma a una vena e assunzione di determinati farmaci. Quando ci sono i sintomi della flebite è necessario consultare un medico per tenere la situazione sotto controllo ed evitare che evolva in qualcosa di più grave. Solitamente la cura consiste in anticoagulanti con indicazione diversa nelle forme di flebite superficiale estesa e nei casi di trombosi venosa profonda. Sarà il medico a indicare il farmaco più adatto, il dosaggio e la via di somministrazione.

Ma possiamo prevenire la flebite?

Certamente sì, la prima cosa da fare è evitare la sedentarietà. Quindi via libera a passeggiate e soprt e quando si è costretti a restare seduti a lungo, magari per lavoro, è importante alzarsi dalla sedia ogni tanto, facendo qualche movimento di flessione del piede e della gamba e camminare un po’. Successivamente, tenere sotto controllo il peso è un altro fattore importante per la prevenzione di questo disturbo. Se ipotizziamo di avere dei fattori di rischio, rivolgiamoci a un medico specialista che, con un esame non invasivo - ecodoppler venoso degli arti inferiori - capirà la situazione delle vene e ci indicherà il percorso di prevenzione e/o di cura più adeguato. 


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