Dermatite: non ne esiste una sola

Impariamo a distinguere le diverse tipologie di dermatite

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La dermatite si indica genericamente un’infiammazione della pelle causata da vari fattori che scatenano una reazione cutanea. Ne esistono di diverse forme, vediamone alcune.

Dermatite atopica:
ha un andamento cronico-recidivante e si presenta con chiazze rosse molto visibili su pelle particolarmente secca e provoca prurito della cute. Può manifestarsi già dalle prime settimane di vita. Solitamente si manifesta su mani, piedi, ginocchia, gomiti, viso, collo e zona attorno agli occhi. La dermatite atopica ha una base multifattoriale composta da fattori genetici, ambientali e immunologici: la persona che ne soffre ha un difetto nella propria barriera cutanea, questo facilita l'entrata in contatto con vari allergeni scatenanti la risposta infiammatoria.
Il trattamento della dermatite atopica varia a seconda della gravità. Per le forme lievi occorrono farmaci cortisonici topici, anche l’assunzione di antistaminici per via orale può essere indicata in alcuni casi, soprattutto quando si rende necessario tenere sotto controllo il prurito e ridurre così il grattamento.

Dermatite seborroica:
è una infiammazione della cute che colpisce le zone della cute ricche di ghiandole sebacee (cuoio capelluto, solchi naso-genieni, arcate sopraciliari, zona sternale). In forma lieve si manifesta con squame che non aderiscono al cuoio capelluto (forfora), mentre in forma più severa la malattia può anche presentarsi con placche eritematose ricoperte da squame untuose di colore tendente al giallo. Colpisce soprattutto nella fascia d'età tra i 30 e i 40 con maggiore incidenza negli uomini. Per curare la dermatite seborroica occorre contrastare la riproduzione della Malassezia e la desquamazione: i prodotti più utilizzati sono shampoo e creme a base di ketoconazolo, ciclopirox o acido salicilico. 

Dermatite allergica da contatto:
si tratta di una reazione allergica della pelle che si scatena in seguito al contatto con sostanze chimiche o naturali che scatenano una risposta immunologica. Queste sostanze sono chiamate allergeni e quando la pelle entra in contatto con essi si sviluppa una reazione infiammatoria che causa prurito. Tra gli allergeni più comuni si trovano: alcuni metalli, coloranti, resine, oli ed essenze di piante e fiori. Per ottenere una diagnosi di dermatite allergica da contatto, il dermatologo può effettuare il patch test, un test allergologico che permette di individuare le sostanze responsabili della dermatite. Il test si esegue applicando sulla pelle piccole tracce di allergeni purificati utili a identificare cosa ha causato la reazione allergica. L’esame è utile anche per distinguere le forme di dermatite allergica da quelle da irritative da contatto. La cura per questo tipo di dermatite è evitare di entrare in contatto con l'allergene incriminato.

Dermatite irritativa da contatto:
si tratta di un’infiammazione della pelle conseguente ad alcuni stimoli chimici e fisici. Solitamente colpisce zone come mani, collo e volto, esposte al contatto con l’esterno, anche se una tipica dermatite irritativa è la dermatite da pannolino che colpisce appunto l’area cutanea coperta dal pannolino per via del contatto prolungato con le feci e le urine. In presenza di dermatite da contatto irritativa, possono essere prescritte creme lenitive e, nei casi con una forte reazione infiammatoria, creme cortisoniche da utilizzare per un breve lasso di tempo. 


Per riconoscere il tipo di dermatite e curarne i sintomi, la figura di riferimento è il dermatologo.


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